Ultima modifica: 25 Agosto 2021

Storia

Marco Tabarrini, nato a Pomarance (Pisa) il 30 agosto 1818, dopo gli studi secondari presso il collegio dei padri Scolopi di Volterra, frequentò l’Università di Pisa, ove nel 1842 si laureò in giurisprudenza. Dopo la laurea si trasferì a Firenze ed iniziò la pratica dell’avvocatura, avvicinandosi contemporaneamente agli studi storici, anche grazie all’amicizia con Gino Capponi e Gian Piero Viesseux, su incoraggiamento dei quali divenne uno dei primi collaboratori della rivista «Archivio Storico Italiano». Frequentò anche i circoli patriottici toscani, aderendo a quegli ideali di liberalismo moderato che in Toscana ebbero grande fortuna, annoverando tra i propri adepti personalità di grande rilievo come Bettino Ricasoli, Vincenzo e Antonio Salvagnoli, oltre allo stesso Gino Capponi. Collaborò ai giornali patriottici «la Patria» e «il Conciliatore». Partì come volontario, con il grado di capitano, per i campi di battaglia della prima guerra di Indipendenza, ma quasi subito fu richiamato a Firenze dagli amici per le difficoltà politiche causate dal mutato atteggiamento del granduca nei confronti della guerra patriottica. Fu eletto deputato al Consiglio generale toscano, istituito dal granduca poco prima della sua fuga da Firenze. Nel governo provvisorio che si costituì in conseguenza della fuga, il Tabarrini resse il dicastero della Pubblica istruzione. Dopo il ritorno del granduca fu segretario del Consiglio di Stato. Nel 1859, nell’ambito del governo provvisorio che doveva preparare l’annessione della Toscana al regno d’Italia presieduto da Ricasoli, fu di nuovo preposto al dicastero della Pubblica istruzione. Nominato senatore del Regno nel 1871, divenne successivamente segretario e poi vicepresidente del Senato.